Benvenuto mister. Non era ma successo che la Castellanzese perdesse due partite di seguito. Dopo questi due passi falsi c’è della preoccupazione nell’ambiente?
Non direi. Eravamo preoccupati anche con 11 punti di vantaggio. Alla fine è vero conta il risultato, ma anche l’approccio alle partite, la qualità delle partite. Ogni tanto poi contano anche gli episodi che possono fare la differenza, ma non è un momento negativo. Certo non siamo brillanti come prima, ma va anche detto che siamo primi dal mese di agosto e aver perso un po’ di smalto ci può stare, non sono preoccupato. La sconfitta con il Legnano ha fatto clamore per il risultato, ma non per la prestazione. Domenica, invece ,con un punto saremmo stati più contenti, avrebbe fatto classifica. Dopo una settimana di risultati negativi che ci hanno fatto perdere punti ho ritrovato una squadra molto motivata, consapevole, arrabbiata e concentrata sull’obiettivo. Siamo sul pezzo e abbiamo la qualità per fare bene ancora fino alla fine.
Come sarà per lei tornare a Sesto Calende?
Sarà bello e particolare ritornare anche perché è cambiato il pensiero e gli obiettivi. La Sestese ha poco da chiedere al campionato, è in continua crescita e so che gioca anche bene. Non troveremo un avversario facile ma per noi saranno sette finali da affrontare con testa bassa. Sembra che siamo noi a dover rincorrere, ma tutto può ancora cambiare, ma è il bello del calcio. Bisogna solamente fare i complimenti al campionato che stanno facendo. Non ci sono i più ragazzi che ho fatto esordire io, ma il nuovo direttivo ha fatto un ottimo lavoro.
La Castellanzese che era la miglior difesa del campionato nelle ultime gare ha subito tanti gol e ha trovato qualche difficoltà in più in fase offensiva. Come si spiega questo momento?
Per vincere le partite bisogna cercare di fare gol e subire meno possibile. Nelle ultime partite ne abbiamo subiti un pò troppi. Ci siamo fatti delle domande e ci siamo dati delle risposte. Tutto passa attraverso la concentrazione e l’aggressività. Non sono stati errori tattici ma si sa che ogni situazione può essere fatale. Abbiamo la serenità per poter affrontare il tutto.
Ha saputo fare di necessità virtù. Domenica a Lazzate abbiamo visto in campo molti volti nuovi a partire dall’attacco quasi completamente ridisegnato con Diaferio e Zappulli sulle ali. E’ soddisfatto della loro prestazione?
Per come lavorano i ragazzi potrei metterli tutti in campo. Ma poi sanno che bastano anche cinque minuti per fare la differenza. Il gruppo è eccezionale e lo sa. Capiscono bene i momenti. Sono stato soddisfatto dal loro impegno e della loro prestazione. Hanno risposto presente come mi aspettavo che facessero.
E’ evidente che tutte le squadre mettano la partita sul piano del nervosismo. Qualche settimana fa in conferenza stampa aveva notato che in alcune occasioni siete caduti in questo tranello. Può essere stato questo il fattore determinante di queste ultime settimane?
Non è un problema questo in realtà, perché questo è il calcio. E ognuno gioca le carte che ha, ognuno usa le armi che ha. Domenica un particolare ha fatto la differenza. Non possiamo dare per scontato nulla. Dove deve andare la palla però lo dobbiamo stabilire noi. Non dobbiamo accettare gli episodi, non possiamo subire le situazioni ma essere più forti.
La partita di Lazzate era stata presentata come decisiva. Cosa si è portato dietro da questa trasferta?
Direi che ci ha lasciato tante certezze, molto di più di quello che si possa credere. Perchè la Castellanzese continua a produrre opportunità da gol anche nelle sconfitte, nonostante gli episodi. Questo mi fa ben sperare. Siamo vivi e ci siamo. Ci spiace aver perso dei punti importanti, però sapevamo che dietro gli avversari avrebbero aumentato il ritmo e fatto di tutto per ridurre lo svantaggio. Ma dipende sempre e solo da noi. Faremo il nostro meglio per poter mantenere questo vantaggio ed arrivare alla fine.