#ATUXTU con Stefano Gibellini
L’attaccante neroverde torna ai microfoni di Neroverde Channel per commentare l’inizio del campionato complesso della Castellanzese, il cambio di panchina, e per introdurre il prossimo match in trasferta al Breda di Sesto San Giovanni contro la Pro Sesto.
Benvenuto Stefano. Tu hai fatto parte della squadra del miracolo. Quanto siete cambiati rispetto allo scorso anno? Ti aspettavi un inizio così?
È cambiato il campionato che è molto più competitivo, gli obiettivi dichiarati sono cambiati. L’anno scorso siamo partiti puntando ai playoff in un certo modo, quest’anno dovevamo ridimensionarci anche a livello mentale e nell’affrontare le partite. L’inizio della stagione non è stato facile. Non mi aspettavo un inizio così difficile. Soprattutto per la prima con il Levico e anche con l’Inveruno abbiamo fatto degli errori banali che ci sono costati sei punti. Abbiamo fatto un pò di confusione. Non abbiamo trovato subito una nostra identità. Ma non ci siamo persi d’animo. Già dalle partite con Milano City e Scanzorosciate si è visto un cambiamento. Nelle ultime due tre settimane qualcosa è cambiato e sul campo lo si sia visto. La cosa positiva è che qui a Castellanza non ci sono pressioni e abbiamo il tempo per dare il nostro meglio.
Tu che un’esperienza in D l’hai già avuta, ci spieghi cosa significa giocare in questa categoria?
Significa avere una mentalità diversa e più attenzione ai dettagli. Soprattutto dopo le prime tre gare ci siamo detti che ognuno doveva farsi un esame di coscienza, senza puntare il dito contro nessuno altro. Non trovare alibi. Non abbiamo fatto tragedie perchè non dovevamo farne, perchè può succedere ma per il potenziale che abbiamo potevamo fare obiettivamente di più.
Ti abbiamo visto sull’esterno e anche come unica punta. Dove ti trovi meglio?
Ho giocato metà prima punta e metà come esterno. Mi sono trovato bene in entrambe le posizione ma l’esterno si adatta meglio alle mie caratteristiche.
Il cambio di categoria può avere inciso anche in parte sul rendimento del reparto offensivo di cui fai parte che sembra un pò bloccato?
Il cambio di categoria può essere un fattore. Quest’anno non si può sbagliare e magari in questo modo la pressione aumenta. Ma secondo me non è un fattore totalmente determinante, i gol arriveranno se continueremo così con questo tipo di atteggiamento. Mi piacerebbe tornare segnare con continuità, ma soprattutto raggiungere la salvezza con i compagni che è la prima cosa ed aver ritrovato un pò di solidità in fase difensiva direi che è un buon punto di partenza.
Non è un caso che i risultati stiano arrivando proprio quando il gruppo di cui si è molto parlato dimostra di essere in fase di consolidamento… è solo una coincidenza?
Quello può essere un motivo sicuramente. Bisogna tenere conto che sono stati cambiati molti giocatori e c’è bisogno di tempo per adattarsi per tutti. Necessitiamo di un pò di tempo per capire la categoria, conoscerci meglio e per trovare quell’identità di squadra cui parlavo prima. Dipende ovviamente tutto da noi e da come si affrontano le partite.
Ultimo solo in ordine cronologico, il cambio di allenatore. Come si è presentato Mister Mazzoleni? Cosa ha portato di nuovo alla squadra?
Non mi aspettavo il cambio sulla panchina così all’improvviso, ma penso che la scelta sia stata fatta dalla dirigenza per dare una scossa alla squadra. Ci siamo trovati subito bene con mister Mazzoleni che mi ha fatto una buona impressione. Anche lui, come noi ed insieme a noi, avrà bisogno di tempo. Siamo partiti bene con un punto importante, senza subire gol, anche se per ora abbiamo fatto pochi allenamenti. Abbiamo lavorato molto concentrandoci sulla fase di non possesso per limitare il gioco avversario, ma c’è molto lavoro da fare. L’idea di gioco di base della squadra rimarrà la stessa, per lo meno ora, ma altre possibilità non sono da escludere anche perchè in caso di necessità abbiamo sicuramente più soluzioni rispetto allo scorso anno e come ha ribadito il mister non ci sono titolari fissi.
Quando emergeranno i veri valori di questo campionato?
Sulla carta le favorite sono Seregno e Pro Sesto. La prima è la favorita che non ha subito nemmeno gol e sappiamo quanto sia importante. Secondo me intorno alla decima giornata si delinea la tendenza della classifica che già un minimo si sta formando anche se i punti di distacco sono pochi. Anche perché quest’anno le squadre sono molte quindi abbiamo anche più partite da fare. E in quel caso sarà necessario l’apporto di tutta la squadra ed è fondamentale che tutti rimangano sul pezzo. E la programmazione sarà importante.
Il pronostico di Stefano Gibellini sulla prossima partita con la Pro Sesto…
La prossima sarà una partita complessa. Giochiamo in uno stadio importante con una storia alle spalle. Dobbiamo andare là con umiltà e cercare di portare a casa il meglio possibile. Bisognerà stare attenti e concentrati soprattutto nella fase di non possesso. Fare risultato contro una squadra come la Pro Sesto potrebbe essere una bella iniezione di fiducia per tutta la squadra.