#ATUXTU con Nicolò Esposito
Non lo vedrete mai fermo in campo. E’ l’anello di congiunzione tra la fase difensiva e quella offensiva neroverde. Una mezz’ala del suo calibro non può che creare scompiglio tra le maglie del reparto arretrato avversario. E molto spesso si spinge in avanti, non ne fa mistero, per provare il tiro o per inserirsi e trovare il gol a sorpresa. Nicolò Esposito è il jolly del centrocampo della Castellanzese, uno degli uomini d’esperienza che sanno come significa questa categoria.
Benvenuto Nicolò. Che vittoria domenica! Può essere questa la scintilla di cui avevate bisogno per svoltare?
Io dico che non eravamo scarsi prima, quando abbiamo perso a Legnano o a Levico, e non siamo fenomeni adesso, dopo queste buone prestazioni, con Caravaggio, Pro Sesto e Ponte San Pietro. Ci è sicuramente servita la vittoria di domenica perché ci ha dato la consapevolezza definitiva di potercela giocare con tutti. Già andare a Sesto San Giovanni e fare la nostra partita, mettendo in difficoltà una delle grandi del girone non era stata cosa da poco. La scintilla ci voleva e per fortuna è arrivata. Ma come prima anche adesso sono convinto che questa squadra abbia tanto potenziale, il gruppo ha qualità. Ci sarà da divertirsi.
Cosa ti ha impressionato di questo gruppo? E anche della società.
Si percepisce la volontà di lavorare del gruppo e il piacere di stare insieme. Magari all’inizio può non fare la differenza ma alla lunga, nei momenti difficili soprattutto, queste sono caratteristiche fondamentali per resistere. Nonostante le difficoltà iniziali e il rammarico per le sconfitte ci si presentava tutti agli allenamenti con la voglia di ripartire. Dal primo all’ultimo. Lavoriamo, lavoriamo sodo perché sappiamo che non c’è tempo.
La società mi ha impressionato in maniera positiva. Sin dal primo giorno si percepiva, nonostante fosse il primo anno in D, la voglia e l’entusiasmo di voler far bene. La squadra e anche noi vogliamo rimanerci e bene in questa categoria perché sappiamo che possiamo farcela. In più l’ambiente è sano e ci mette nelle condizioni giuste. Noi dobbiamo pensare esclusivamente a giocare.
Cosa consiglieresti a questa squadra per affrontare al meglio questo campionato?
‘Testa bassa e pedalare è la cosa fondamentale’. È questo mio credo. Non dobbiamo e non possiamo mai accontentarci perché questa categoria non lascia nulla a nessuno. Una vittoria deve essere lo stimolo per lavorare ancora di più.
Perché hai scelto di accettare l’offerta della Castellanzese?
Le richieste non mancavano, sono sincero, ma la cosa che mi ha convinto è stata la voglia di farmi sentire al centro del progetto fin dal primo contatto. Se poi a questo aggiungo la qualità della rosa allestita…
Domenica avete infatti dimostrato non solo di voler fare punti ma anche di far vedere tutta la vostra qualità. È una nuova idea portata da mister Mazzoleni?
Le idee che ha portato Mazzoleni sono quelle di giocare a viso aperto con tutti, con ritmo, intensità, attenzione ai dettagli. E spensieratezza. Dobbiamo essere convinti di essere siamo forti. Non è presunzione ma consapevolezza che a parere mio ci vuole in questo campionato. Queste idee abbinate all’ordine in campo e alle nostre qualità possono farci fare bene. Penso si stia vedendo sempre di più la mano del nuovo mister. Direi che siamo sulla strada giusta.
Che ruolo ti senti di ricoprire all’interno dello spogliatoio?
All’interno del gruppo penso di essere tra i punti di riferimento per i nostri giovani. E loro sanno che possono contare su di me, sempre. Siamo fortunati, abbiamo dei giovani che si sono calati perfettamente nel loro ruolo, insegnano molto anche a noi “veterani” e ci facilitano anche il lavoro.
Che partita ti aspetti domenica? Tu sarai uno degli ex della partita. Come sarà tornare a Seregno per te?È vero che il Seregno è partita per vincere ma anche gli ultimi risultati dimostrano che tutto può succedere. Sappiamo che sono forti ma lo siamo anche noi. Vogliamo divertirci senza avere paura. Andremo là consapevoli delle nostre forze, a portare le nostre idee e cercare di limitare il più possibile le loro giocate. Vedremo poi come andrà e se alla fine saranno stati più bravi loro gli stringeremo la mano, ma da parte nostra dovremo dare tutto per poi uscire dal campo con la testa alta. Sarà una partita di carattere, di fisico, moralmente molto importante.
Sarà molto motivante per me tornare lì. Arrivo da Seregno dove ho passato un anno e mezzo bello, ma il cambio di società ha portato con sé la voglia di cambiare l’organico. Questo mi darà uno stimolo ulteriore per fare una bella prestazione.