E’ uno dei protagonisti, se non il protagonista di questo primo mese neroverde, non ancora concluso. Due le reti all’attivo messe a segno nelle prime due partite di campionato contro Union Villa Cassano e Varesina a suggellare una serie di prestazioni molto convincenti. E’ Stefano Gibellini indomito centravanti, punto di riferimento del 4-2-3-1 schierato da mister Fiorenzo Roncari, che nemmeno la botta rimediata nel recupero della prima giornata a Vengono è riuscita a fermare.
Benvenuto Stefano, innanzitutto come stai? Avevi preso un bella botta mercoledì a Venegono; ma sei tornato subito a disposizione…
Sto bene, per fortuna non avuto nessun tipo di ripercussione. Ho preso la botta in partita, ma non mi girava la testa, non avevo nessun dolore particolare, ho sentito il colpo e toccandomi con la mano ho visto del sangue. Sono andato subito all’ospedale dopo la partita e mi hanno messo tre punti – tolti lunedì pomeriggio -. E’ stato più lo spavento che altro perchè la ferita si è rimarginata in fretta. Infatti abbiamo evitato le fasciatura e i medici mi hanno detto che potevo giocare senza problemi, perciò non ho voluto perdere il match di domenica con la Castanese.
E che partita! Vinta negli ultimi minuti grazie ad un lampo di Urso, dopo aver subito la rimonta della Castanese. Quanto è galvanizzante una vittoria così?
Da sempre fiducia vincere agli ultimi minuti. Anche se sinceramente avrei preferito non rischiare di pareggiare una partita che si era messa subito bene. Eravamo andati in doppio vantaggio con merito, ma poi abbiamo dato per scontato che la partita fosse chiusa e calando la concentrazione abbiamo rischiato di perderla. L’episodio clou è stata l’espulsione di Ghidoli. Loro in dieci hanno perso fiducia e noi siamo riusciti a vincerla. Penso che la prestazione complessiva però sia stata di un buonissimo livello.
Cosa è successo in quei dieci minuti contro la Castanese? Da 2-0 rischiavate il 2-3…
Forse ci siamo abbassati troppo, avremmo dovuto rimanere alti anche dopo il secondo gol. Due episodi, quello di Chiodi e il secondo rigore dubbio, ci hanno demoralizzato un pò e hanno dato agli avversari entusiasmo. Ci potevano stare quei due errori, ma è il secondo rigore che concediamo in due partite. Dovremmo lavorare su queste disattenzioni per imparare a gestirle meglio.
Siete una squadra giovane, che sia questo il motivo di alcune ingenuità?
Sull’esperienza lasciamo un pò a desiderare è vero, ma non penso sia il problema. Siamo giovani ma abbiamo molta esperienza in tutti i reparti, soprattutto in difesa con Chiodi in porta e Cusaro, Mantegazza e lo stesso Bigioni a centrocampo. La squadra ha le potenzialità per rimanere concentrata tutta la partita e portare a casa punti importanti. Forse il reparto offensivo è quello più giovane e lì dobbiamo ancora trovare alcune intese perchè abbiamo molte caratteristiche simili, ci piace portare palla. Forse dovremmo essere un pò meno egoisti, ma siamo attaccanti…
Queste tre partite hanno detto molto sullo spirito di una Castellanzese che se la può giocare con tutte. Che campionato sarà il vostro?
In queste prime partite abbiamo dimostrato grande organizzazione e compattezza, ma è solo l’inizio. Ci saranno molti altri test importanti in un campionato molto competitivo. Certo è che dobbiamo pensare di partita in partita a portare a casa ogni risultato. Non abbiamo obiettivi specifici. Quando mi è stato presentato il progetto ho capito che avremmo potuto fare grandi cose perchè la Castellanzese ha degli ottimi valori e penso che nessuna squadra verrà da noi con l’idea di farsi una passeggiata.
E gli obiettivi personali di Stefano Gibellini?
Non sono un attaccante che vive con l’ansia del gol. Nasco come esterno e sono adattato a prima punta già dai tempi di Lazzate. Il mio intento è quello di dare tutto per questa squadra poi chi segna è relativo. Non mi era ancora successo di segnare due volte nelle prime due giornate perciò direi che sono partito bene e spero di continuare così.