Di grinta ne ha da vendere. Con la testa e con i muscoli dirige il centrocampo neroverde e quando è ispirato estrae dal cilindro vere e proprie perle da cineteca. L’ultima, solo in ordine cronologico, quella contro la Sestese; un destro potente e preciso che dal limite dell’area si stampa dritto nel sette, senza lasciare scampo al portiere. Senza dimenticare quelle segnate nelle amichevoli estive e l’enorme quantità di lavoro sporco svolto in mediana. Sul braccio sinistro la fascia del capitano, Nicolò Bigioni è uno dei protagonisti del campionato neroverde. E in un momento come questo chi meglio di lui e della sua esperienza potrebbe far mantenere i piedi ben saldi a terra ad una squadra che non vuole smettere di sognare?
Benvenuto Nicolò. Tu e i tuoi compagni state attraversando un momento speciale, siete primi in classifica a +6 sul Varese. Avete battuto anche il Legnano nel derby. Vi sareste mai aspettati un inizio così positivo?Sinceramente no. Certo sapevamo di essere una buona squadra, con giocatori di livello, ma non ci aspettavamo e forse nessun altro si aspettava un inizio così. però noi abbiamo lavorato bene con costanza, ci abbiamo sempre creduto e siamo arrivati fin qui. Ma questo deve essere un punto di partenza per noi. Sicuramente le vittorie aiutano ad aumentare la consapevolezza dei propri mezzi. Se un mese poteva essere un caso due mesi di risultati positivi non credo. Ora ci sentiamo più forti.
Avete dimostrato fin qui grande solidità. Soprattutto in casa non faticate praticamente mai e per la altre squadre quando cominciate a giocare sono dolori anche perchè attaccate subito e le mettete sotto. Non è così?
Sì è vero, abbiamo impostato fin dall’inizio queste situazioni in questo modo. Non vogliamo aspettare ma attaccare l’avversario ed essere padroni della partita. Per ora è quello uno dei motivi che ci fa star lì in vetta alla classifica. Mettiamo all’angolo l’avversario il prima possibile e poi diventa dura mentalmente anche per gli avversari cercare di recuperare.
E fate gol, tanti gol. Spesso e volentieri a segnare sono anche i centrocampisti e i difensori. Questo è un bene secondo te?
Rispetto all’inizio del campionato è la fame la cosa più evidente. La nostra voglia di fare gol e di vincere. Segnamo più facilmente dell’inizio anche perchè abbiamo più cattiveria sottoporta e stiamo bene fisicamente. Fare tanti gol, con interpreti diversi, alla lunga paga. E la cosa che mi piace di più e lo spirito di squadra che si è creato. Dal mio punto di vista possiamo migliorare nella gestione della palla e della partita, correre meno ma meglio. Essere più esperti ed evitare qualche ripartenza inutile. Anche se in generale trovare delle cose negative in questi due mesi è difficile.
Contro la Sestese avete cambiato alcuni interpreti per la prima volta, per via di squalifiche e indisponibilità. Ma avete portato lo stesso a casa il risultato. Questo significa che avete più soluzioni?
Domenica non avevamo giocatori come Urso, Nejimi e Cusaro che sono fondamentali, ma abbiamo comunque un reparto avanzato di grande livello. Ora stravolge gli equilibri sarebbe sbagliato, come diceva giustamente il mister, ma anche cambiando gli interpreti il risultato non è cambiato. E questo è molto positivo. Vorrei fare i complimenti in particolare a Compagnone che ha fatto una grande prestazione. Sono contento per lui come per gli altri giovani che stanno dimostrando grande carattere.
Tu che ne fai parte e lo vivi quotidianamente ci puoi raccontare come state vivendo questo momento nello spogliatoio? Quanto c’è di Fiorenzo Roncari in tutto ciò?
Lo viviamo molto serenamente, non parliamo mai della classifica, ma ci poniamo degli obiettivi ogni domenica. Perchè per esempio se non avessimo vinto queste due partite con Sestese e Ardor le prossime avrebbero avuto meno senso. In spogliatoio però non ci poniamo questi problemi, cerchiamo di affrontare ogni partita con serenità. Il mister è l’artefice di tutto, ha grande esperienza e ci trasmette serenità. Pretende tanto da noi perchè abbiamo tante potenzialità. Ci fa affrontare la settimana nel modo migliore. Prima non lo conoscevo e ora posso confermare quello che mi avevano detto di buono.
Da capitano cosa ti sentiresti di dire ai tuoi compagni in vista dei prossimi impegni?
Gli direi di non cambaire assolutamente atteggiamento, affrontare le prossime partite come sempre. Di non andare a Busto pensando al pareggio, ma cercare di giocare alla nostra maniera contro una squadra forte così come contro il Varese. Noi siamo consapevoli delle nostre forze e sono sicuro che faremo grandi prestazione. Uscirne bene ci darebbe grande carica. Può succedere di tutto però queste due partite non cambieranno il nostro campionato. Adesso che siamo lì vogliamo combattere e divertirci.
La tua favorita?
A livello di rosa direi il legnano. Ne conosco il valore e la rosa. Poco dietro il Varese ed il busto 81. Questo è il momento in cui i valori del campionato stanno uscendo. Però bisogna stare attenti al giro di boa perchè nel ritorno il campionato cambia totalmente.
Sei fondamentale a centrocampo, ma spesso ti troviamo in zona gol. Come ti trovi nel tuo ruolo?
Sto giocando nel mio ruolo, ho sempre giocato davanti alla difesa più come incontrista nel centrocampo a due. Il mister ci dice sempre di andare in avanti soprattutto nelle palle inattive. E infatti il primo gol l’ho fatto di testa e il secondo è caduta lì la palla e ho colpito. Abbiamo libertà di offendere con testa.
Perchè hai scelto la Castellanzese? Quali sono i tuoi obiettivi personali?
Mi trovo benissimo qui, mi ero informato anni fa e quando c’è stata la possibilità mi sono trasferito. La Castellanzese è un ambiente sano e raro. Per me è un onore rappresentarla. Volevo trovare la serenità e qui l’ho trovata. Dal punto di vista sportivo mi interessa fare del mio meglio per arrivare il più in alto possibile per la squadra.