Benvenuto a mister Salvo Realmuto, allenatore dei 2007. Come stanno andando i ragazzi?
Ottima prima parte di stagione. Sono emerse delle individualità a cui la società è sicuramente attenta in vista del futuro perchè questi ragazzi crescendo daranno sempre più importanza anche al risultato. Ora non è così ma in futuro lo sarà. Abbiamo raggiunto obiettivi individuali e di squadra.
Cosa cambierà nel girone di ritorno?
A livello di squadre che incontreremo non credo che la situazione cambierà molto. I raggruppamenti saranno pressoché gli stessi e sono sicuro che avremo modo di confrontarci con squadre molto competitive. Mi auguro e mi aspetto che verranno confermati i progressi della prima fase. Sperando in un sempre maggiore accrescimento. E’ quello ce vogliamo noi, è quello che vuole anche la società.
I vostri obiettivi sono sempre gli stessi dell’inizio di stagione oppure sono cambiati?
Non guardo molto le classifiche. Anzi direi mai. Solo alla fine i miei collaboratori mi hanno aggiornato dicendomi che siamo arrivati secondi in classifica. In ogni caso in queste categorie non si guarda mai il risultato ma la prestazione dei ragazzi. Ed è quello che a me interessa perché fa parte del loro percorso di crescita. Questo è il nostro obiettivo principale.
In cosa siete migliorati e cosa dovete migliorare ancora?
I ragazzi vanno molto d’accordo tra loro e l’obiettivo di creare uno spogliatoio costruttivo aiuta molto in campo. Ogni incontro è stato affrontato cercando di non guardare il risultato, ma di dare il meglio di se stessi. Uscire dal campo con la consapevolezza di aver dato tutto. Di certo dobbiamo migliorare nella padronanza non tanto del gioco, ma delle nostre qualità. I bambini devo crescere in autostima, ma anche molto nella capacità di sviluppare la scelta giusta a livello tecnico e tattico. Questo ci permette di giocare più velocemente. E’ un lavoro lungo da svolgere, lo so, ma in amichevoli, negli allenamenti e nel campionato si può sviluppare.
Come stanno affrontando il passaggio dal giocare a 9 a giocare ad 11?
Anche l’anno prossimo si giocherà a 9. Ma cercheremo di far assaggiare il calcio dei grandi ai ragazzi. Loro vedono i grandi e provano ad imitarli. Sotto tutti i punti di vista. Quindi vedono spesso il calcio degli adulti. Per ora è più un gioco. Però cerco sempre di far sì che si rendano conto che questo passaggio è vicino. Loro lo prendono in maniera seria perché vengono all’allenamento con tanta voglia e sono curiosi di mettere in atto le novità. Quando gli porto un esempio del calcio dei grandi loro sono anche più attenti perché è un mondo che li affascina e che è lì vicino.