L’intervista al numero 10 neroverde
Daniele Ferrandino, trequartista classe 1999, da questa stagione veste la maglia neroverde della Castellanzese.
PRIMA DI CASTELLANZA
Daniele Ferrandino cresce nel vivaio del Torino, poi la prima esperienza in Serie D con il Borgosesia. E dopo la breve parentesi in quel di Sesto San Giovanni, con la casacca della Pro Sesto, arriva il lancio definitivo con il Chieri.
LA STAGIONE 2021/22
Che cosa ha spinto Ferrandino ad approdare a Castellanza quest’estate? “Ero già stato contattato dai neroverdi lo scorso anno, ma purtroppo non si era riusciti a terminare la trattativa; quest’anno dopo la chiamata ho subito accettato senza pensarci due volte. A Castellanza mi trovo benissimo; questa è una società ambiziosa che punta a fare bene sotto ogni punto di vista, sia in campionato che anche in qualsiasi altro ambito”. In merito alla situazione attuale, Ferrandino continua: “Siamo una rosa assolutamente valida nei singoli e anche nel gruppo. È vero, non abbiamo iniziato nel migliori dei modi il campionato, ma adesso ci siamo tirati su le maniche e stiamo raccogliendo buoni risultati”. Domenica la vittoria con il Brusaporto, e il trequartista neroverde prosegue: “Con il Brusaporto eravamo sotto e l’abbiamo ribaltata. Un po’ come con il Desenzano o il Sangiuliano, dove eravamo in inferiorità numerica ma abbiamo portato a casa una vittoria e un pari”. Castellanzese “ammazzagrandi” ma con le dirette rivali sempre un po’ in affanno. Ferrandino ha le idee chiarissime: “Dobbiamo capire che non è squadra grande o piccola il problema, con tutte dobbiamo e possiamo fare punti. Più punti facciamo più siamo sereni e prima raggiungiamo il nostro obiettivo”.
FANTASIA E TECNICA AL SERVIZIO DELLA SQUADRA
Obiettivo personale? Daniele Ferrandino spiega: “Non nego che avrei voluto fare una decina di gol in stagione, ma l’infortunio ha ostacolato questo obiettivo personale. Sicuramente però vorrei arrivare a 10 assist, e per ora ne ho collezionati sei. I gol? Sono a 4, magari arrivare a 7”. E in merito all’infortunio, il diez neroverde conclude: “Ho affrontato tutto come penso che un infortunio vada vissuto: sapevo che il peggio era passato e ho guardato subito avanti. Domenica con il Brusaporto ho riassaporato il campo e non vedo l’ora di fare gol e assist per la squadra e per raggiungere il nostro obiettivo.”