L’intervista al numero 21 neroverde
Michele Mandelli, centrocampista classe 1997 da questa stagione indossa la maglia della Castellanzese.
PRIMA DI CASTELLANZA
Comasco d’origine il mediano cresce proprio nelle giovanili del club lariano. Sempre con il Como raggiunge il professionismo, scende in campo nel primo turno di Coppa Italia a 19 anni in un 3-0 con il Montecatini. Poi tanta Serie D con le maglie di Caronnese, Milano City e Inveruno. Nella passata stagione ha indossato la maglia della Casatese.
LA STAGIONE 2021/22
Che cosa ha spinto Mandelli ad approdare a Castellanza? “Anzitutto mi trovo benissimo sia con i compagni che con lo staff; sicuramente la Castellanzese è una società di tutto rispetto e i risultati degli ultimi anni dimostrano la bontà di questa realtà, ho accettato la chiamata per tutti questi fattori”. In merito alla situazione attuale, Mandelli continua: “Il nostro valore a inizio stagione era lo stesso di quello odierno. Sicuramente sta venendo fuori il carattere della squadra e portiamo a casa punti; forse all’inizio ci girava anche un po’ male. Il vero momento di svolta? Direi dopo la sosta per le festività natalizie. Ci siamo sempre allenati mantenendo alta l’attenzione ed è cresciuta consapevolezza in noi stessi”. Domenica il pareggio a reti inviolate con la capolista e il mediano neroverde spiega: “Il Sangiuliano sicuramente aveva il pallino del gioco, ma noi nella difficoltà abbiamo difeso un risultato che non è una vittoria ma è come se lo fosse”. Castellanzese “ammazzagrandi” ma con le dirette rivali sempre un po’ in affanno. Mandelli ha pochi dubbi: “Nel campionato di Serie D ci sono squadre più o meno attrezzate, ma non possiamo definire piccole certe realtà; anche noi siamo stati ultimi in classifica per un periodo. Ci sono valori e situazioni che possono far pendere l’ago della bilancia da una parte o dall’altra”.
IL VIZIO DEL GOL E LA GRINTA
Sono tre i gol realizzati da Michele Mandelli (Virtus Ciserano Bergamo, Breno e Caravaggio) e lo stesso 21 prosegue: “Vorrei fare più gol possibili, ma ho il vizio di sbagliarne tanti. Onestamente voglio solo dare il massimo per la squadra, se poi arriva anche il gol tanto meglio”.