Rilanciò il Settore Giovanile neroverde sotto la gestione Zambetti. Il presidente Affetti: “Credeva molto nella Castellanzese”
Il mondo neroverde saluta un grande del calcio italiano. È mancato all’età di 76 anni Angelo Pereni, indimenticato attaccante di Legnano, Novara, Catania, Vicenza, Palermo e Pro Vercelli. Ma è da allenatore che la sua storia si intreccia con quella della Castellanzese. A ricordarlo è il presidente Alberto Affetti:”Era il 1976 quando ho cominciato a muovere i primi passi nella Castellanzese da calciatore, lui – che aveva appena appeso gli scarpini al chiodo dopo la sua ultima avventura in lilla – c’era. Allora fu il presidente Zambetti a volerlo per rilanciare il Settore Giovanile e per me, che ne facevo parte, era un vero punto di riferimento”.
“Un uomo che mi ha insegnato tanto – racconta Affetti – e me lo sono ritrovato nei primi anni della mia presidenza. Mi diede un grande aiuto per la costruzione delle giovanili”. Fu proprio Pereni a fare da trait d’union tra il Settore Giovanile neroverde e uno dei suoi storici responsabili tecnici, Ugo Fonti. “Credeva molto nella Castellanzese e posso dire che è stato un grande silenzioso del nostro calcio, una figura di spessore sia a livello umano che tecnico”.
“E’ venuto a contatto con il mondo del calcio che conta”, collezionando 49 presenze nel campionato di Serie A e dimostrandosi avvezzo alla faccende d’area di rigore con i 13 gol messi a segno nelle sue 210 presenza in Serie B. Poi la svolta nel 1974. Esordiente come allenatore del Giulianova in Serie C, sedette sulle panchine di Teramo, SPAL e Mantova. Fu braccio destro di svariati nomi noti del calcio nostrano come Tarcisio Burgnich, Ottavio Bianchi, Rino Marchesi, Roberto Clagluna. Dal 1990 allenò con Emilio Mondonico il Torino e più tardi dell’Atalanta. Nel 1994 passò a Cagliari come vice del Maestro, il coach uruguaiano, Oscar Tabarez. Nella stagione 1997-98 affiancò Cesare Prandelli alla guida del Lecce per poi assumere nel triennio 2011-14 il ruolo di allenatore in seconda della Nazionale albanese di Gianni De Biasi. “Eppure non si è mai considerato superiore a nessuno”, conclude Affetti.
La Castellanzese si stringe attorno alla sua famiglia, certi di fare tesoro per sempre di quello che Angelo Pereni ci lascia: il suo carisma, la sua conoscenza del calcio, uniti a una straordinaria umiltà e disponibilità. Ciao Angelo.
Sabato 12 settembre alle ore 15.30 i funerali presso la Chiesa di San Lorenzo di Gorla Minore (VA).