“E’ il mio corpo che cambia” direbbe Piero Pelù, eccome se cambia. Subisce una metamorfosi improvvisa in quell’arco di tempo che va da i tredici ai sedici anni. Un cambiamento fisico, certo, ma anche e soprattutto mentale: quello che è richiesto nel passaggio dalla pre-agonistica al settore agonistico, dove si comincia a fare sul serio. “Questo gruppo arriva da un anno di lavoro mentale importantissimo, è lì che bisogna fare il salto. Il balzo è enorme dagli Esordienti ai Giovanissimi. Abbiamo già fatto un’esperienza con i 2003 pareggiando quindi direi che è stato un risultato molto buono“.
Parola di mister Pisani, allenatore dei 2004, “contento di questo gruppo. Mi piace come si allenano e mi piace allenarli. Sono molto motivati e fanno sempre tutto quello che gli viene proposto. Finora stanno rispondendo bene. Io pretendo veramente tanto dai miei giocatori e loro devono cercare di darmi le risposte che voglio, devono riuscire a starmi dietro. Voglio lavorare tanto, arrivo sempre prima al campo e i giocatori che alleno devo seguirmi. In base alle loro caratteristiche poi plasmo la mia filosofia di gioco. Dipende un pò dai mezzi che ho a disposizione, ma sono convinto che sia sempre meglio che l’allenatore si adatti ai giocatori piuttosto che il contrario”.
Un inizio migliore non ci poteva essere per la formazione di mister Pisani che si è imposta alla prima di campionato per 4-0 in casa contro il Gorla Maggiore. Poker sorprendente che può far ben sperare anche se il mister non si vuole affatto sbilanciare: “Non voglio dire nulla sul campionato, non mi voglio sbilanciare. Le prospettive sono buone, il gruppo è formato da buoni giocatori che si possono migliorare come sempre. Gli obiettivi tutti li conoscono e noi ci dovremo battere per raggiungrli in un campionato per nulla semplice“.
I piedi per terra sono fondamentali soprattutto per uno che ha alle spalle un’esperienza mica da poco: Trino Club, Inveruno, Roncalli, Pogliano, Parabiago sono solo alcune delle squadre dove ha militato mister Pisani nella sua lunga carriera più che decennale nel settore giovanile.
“L’anno scorso c’ero già facevo i 2002. Sono entrambe buonissime squadre. Tutte le squadre della Castellanzese sono molto buone. Ogni gruppo però è diverso, bisogna trovare un metodo differente“. E al suo secondo anno neroverde può affermare che “a Castellanza sono molto organizzati e non mi fanno mancare niente, dalla dirigenza a tutto il direttivo. Dall’allenamento alla partita non c’è mai qualcosa che va storto“.