#ATUXTU con il centravanti neroverde Roberto Colombo
Sembra non essere passato un minuto. Il suo killer istinct non è mai andato via, pronto a colpire alla prima occasione utile, anche più di una volta se necessario. E il suo cuore è sempre rimasto qui, tra le mura del Provasi che sono diventate negli anni sinonimo di famiglia. Roberto Colombo, il bomber, uno dei protagonisti della scorsa stagione è di nuovo neroverde per trascinare con i suoi colpi la sua Castellanzese in D.
Benvenuto Roberto… o meglio, questo sarebbe un bentornato. Insomma, dove eravamo rimasti? Quanto ti è mancata la Castellanzese?
Inutile dire che la mancanza si è sentita in questo periodo. Dopo otto anni in neroverde avevo instaurato dei rapporti molto profondi con chi faceva e fa parte della squadra, perciò distaccarsi non è stato facile. Tornare qui a Castellanza che è casa mia invece è stato bello, mi sono sentito subito di nuovo parte di questo ambiente.
Come hai passato il periodo lontano da qui? Cosa hai trovato di diverso al tuo ritorno?
Sono stato un mese fermo, dopo l’esperienza di Verbania che è terminata presto. Nonostante tutto quello che è successo, mi sono messo in testa che continuando ad allenarmi prima o poi sarebbe potuto accadere qualcosa di buono. Ed è arrivata la chiamata della Castellanzese. Inevitabilmente sono cambiate molte cose, dal mister ai compagni, ma non c’è problema perché sono tutti ragazzi per bene e mi sono trovato subito a mio agio. Ho solo bisogno di tempo per adattarmi al meglio.
La sconfitta di domenica a Trezzo non ci voleva. Sentite ora l’obbligo di vincere la prossima partita?
La rimonta è stata brutta perché eravamo stati due volte in vantaggio e sembravamo in controllo della gara. E’ una sconfitta sicuramente dolorosa però la cosa positiva è che il gruppo è unito, non ho visto nessuno abbattuto dopo la partita e nemmeno in settimana. Piuttosto c’è la rabbia che serve e la voglia di ripartire. Sinceramente l’obbligo di vincere non lo sentiamo, ma sappiamo che dobbiamo fare bene. Scendere in campo, ogni domenica come se fosse l’ultima, senza fare distinzioni tra gli avversari e giocare bene. Spero che i risultati arriveranno presto, anzi ne sono sicuro.
Con la Tritium la squadra ha dato l’impressione di abbassarsi troppo nella ripresa. E’ giusta questa sensazione?
Sì, siamo andati in vantaggio due volte, ma poi dopo l’espulsione ci siamo abbassati un pò troppo e loro sono riusciti a ribaltarla. Questo non doveva succedere. Devo dire che abbiamo anche avuto delle occasioni in avvio di ripresa per chiuderla, ma io per primo ho sbagliato una chance per segnare ancora. In futuro dovremo essere più bravi a mantenere il vantaggio.
Nel primo tempo invece ne hai segnati due, e fanno tre da quando sei tornato a Castellanza. Raccontaci la seconda meraviglia di Trezzo.
Guardavo il portiere, l’ho visto fuori da pali e non ci ho pensato su molto. Ho tirato ed è andata dentro. Il resto è difficile da spiegare.
Il 2019 sta per finire, quale momento porterai nel cuore di questa annata?
Sicuramente il giorno in cui abbiamo conquistato la vittoria del campionato di Eccellenza, per la grande partita che abbiamo fatto, per i miei tre gol, per il traguardo storico, per i festeggiamenti. Insomma una giornata perfetta piena di emozioni che non dimenticherò.
Si avvicina il Natale, cosa vorresti trovare sotto l’albero?
Il regalo migliore che potremmo farci sarebbe vincere entrambe le prossime due gare. E ovviamente continuare a segnare per fare del bene alla squadra in ottica salvezza che è il primo obiettivo.