#ATUXTU con il centrocampista neroverde Pietro Fusi
E’ l’uomo della svolta. Si è calandosi alla perfezione nella sua nuova realtà, quella neroverde. Lo ha fatto allargando sempre più il proprio raggio d’azione, senza rinunciare a quel vizietto che negli anni non ha mai perso: fare gol. Sa giocare per vie centrali, sa svariare sulla fascia e all’occorrenza, con un ritorno alle origini, assecondare la prima punta. Pietro Fusi è il valore aggiunto dal mercato invernale di questa Castellanzese, consapevole di potersela giocare con tutti.
Benvenuto Pietro. Più volte il tuo nome è coinciso con la svolta della squadra. Da quel pareggio all’ultimo espiro con il NibionnOggiono sembra essere cambiato qualcosa nella squadra. E’ così?
Non sapendo come era prima l’ambiente non posso dire se è effettivamente vero, però devo dire che già dalla mia prima settimana qui ho notato grande crescita nella squadra. Penso che questo inevitabilmente è dovuto anche al cambio di modulo perchè con il 3-5-2 ci gestiamo molto meglio e siamo ordinati bene in campo. Dopo la partita con il NibionnOggiono abbiamo riguardato tante volte i video e ci siamo detti più volte che non avremmo più potuto permetterci quegli errori. E dalla settimana successiva a Legnano si è vista la svolta perché abbiamo fatto la partita perfetta.
Da quella partita c’è stata un’ulteriore ondata di entusiasmo. Lo percepite anche voi all’interno del campo?
Sì, molto. Ci sono tanto tifosi che ci seguono ogni domenica, e adesso c’è anche il Fan Club. E’ veramente bellissimo, nelle ultime partite in trasferta ci sembrava di essere in casa talmente erano tanti i tifosi. Sono molto contento di questa partecipazione perchè ci spinge a fare sempre qualcosa in più.
Ti trovi bene largo sulla destra? E’ la tua posizione naturale?
Nasco come seconda punta e in passato segnavo anche spesso. Poi ho cominciato ad arretrare. Già dall’anno scorso ho fatto tante volte questo ruolo e il mister lo sapeva perché, pur non avendomi mai allenato prima d’ora, spesso mi aveva visto da avversario e conosceva già le mie caratteristiche. Devo ancora migliorare nella fase difensiva. Sto lavorando su quell’aspetto per cercare di crescere sempre di più.
Forse è proprio per questo che sei diventato subito titolare. Come ti definiresti come calciatore?
Un giocatore che da tanto ai compagni in entrambe le fasi. Cerco sempre di dare tutto me stesso. Poi amo l’uno contro uno sulla fascia e mi piace anche fare gol. All’inizio da seconda punta ne facevo tanti, ma arretrando la quantità si è abbassata un pò. Sto cercando di migliorare anche su questo.
A quanto pare funziona. In neroverde è già arrivato un gol, ma riavvolgiamo il nastro. Cosa ti porta alla Castellanzese?
Ho iniziato la stagione a Crema, dove ho compreso la volontà di puntare su una rosa giovane. Sapevo che non avrei avuto molto spazio, perciò ho voluto cambiare. Penso che la Castellanzese sia stata la scelta giusta al momento giusto. Sono stato entusiasta del mister e del direttore, di come mi hanno accolto. Sapevano chi ero e cosa potevo fare, perciò mi sono sentito subito parte del progetto.
A Busto Garolfo è arrivato un pareggio che vi ha lasciato qualche rammarico… E’ così?
Il rammarico c’è è normale. Se avessimo vinto sarebbe un’altra storia. Dopo il primo tempo li avevamo messi lì. Nel secondo tempo invece noi abbiamo smesso di giocare sulle fasce e loro ci hanno messo in difficoltà. Hanno segnato su rigore, dubbio secondo me, e qualche altro episodio non è girato a nostro favore. Vincere sarebbe stata un’altra storia, ma andiamo avanti prendendoci questo altro punto.
Domenica un’altra grande sfida con lo Scanzorosciate. Come la affronterete?
Non è facile anche perchè loro sono molto in forma. Non sarà semplice, ma noi sappiamo che possiamo competere con tutti. Senza paura perché giochiamo noi in casa. Il campo lo conosciamo di già e in casa nostra non ci facciamo mettere i piedi in testa. Se gli avversari vogliono i punti, se li devono sudare.