Castellanzese
Chiodi, Nejimi (34’ st Compagnone), Montecchio (36’ st Ghilardi), Cusaro, De Dionigi, Moroni (27’ st Porchera), Pedergnana (24’ st Colombo), Bigioni, Gibellini, Urso (40’ st Zappulli), Dell’Aera. A disposizione: Caputo, Cesaro, Mantegazza, Trevisan. All: Roncari.
Fenegrò
Varesio, Galletti (12’ st Fabozzi), Marinaro, Scarcella, Bello, Putignano (19’ st Leotta), Panzetta, Tindo (12’ st Arcuri), Pizzini, Scapinello (12’ st De Vincenzi), Anzano. A disposizione: Bordin, Berluscon, Melesi, Guaita, Favari. All: Tornaghi.
Arbitro: Avogadro di Bergamo (Farina – Leonetti)
Spettatori: 200 circa
LA PARTITA
Si dice che l’appetito vien mangiando… e la Castellanzese di fame ne ha, eccome. Tanto da lasciarsi ingolosire portata dopo portata dai tre punti messi in palio al banchetto della domenica pomeriggio d’Eccellenza. A pagare il conto, salatissimo, è il Fenegrò. Che fa tanto fumo nel primo quarto d’ora, ma di arrosto ne cucina ben poco. Giusto il tempo di un assaggio per poi lasciarsi travolgere dalla marea neroverde per quattro volte. E’ un successo che consacra un mese quasi perfetto per la formazione di mister Roncari, in testa al gruppo con i parenti stretti Busto 81 e Legnano.
Il menù proposto dal Provasi di Castellanza è di quelli deliziosi. Tris di antipasti griffato dalle prelibatezze di Anzano, Scapinello e Pizzini che danno spettacolo in avvio. Lo serve capitan Bello che col mancino imparabile, in quanto a potenza, porta in vantaggio gli uomini di Tornaghi su punizione. Apre con un quarto d’ora di ritardo il ristorante neroverde, quando De Dionigi chiude a chiave in scivolata la porta d’ingresso per gli ospiti. Che sbattono sul palo con l’incornata ancora di Bello. Ed è proprio il roccioso centrale difensivo neroverde De Dionigi ad incaricarsi della prima portata: stacca più in alto di tutti e insacca il pari. Il secondo, come prescrive il galateo, lo offrono generosamente gli ospiti. Pedergnana si invola verso la porta, viene atterrato da un difensore biancoblu graziato dall’arbitro che sceglie per il giallo e dal dischetto Gibellini non sbaglia.
Non ancora sazi i neroverdi consumano con voracità anche il dessert fatto in casa con la sapienza dei piedi di Alessandro Urso che innesca Pedergnana. Il numero 7 neroverde capitalizza il passaggio del compagno superando con un rasoterra preciso il portiere. E’ il tris che mette in ghiaccio i tre punti. Il caffè, perchè il pranzo non sia indigesto, lo offre nuovamente il Fenegrò con un tocco di mano in area. La Castellanzese ringrazia e con Urso dagli undici metri mette in fondo al sacco il quarto gol. Metabolizzato il risultato la traversa ricorda agli ospiti che non c’è più spazio nello stomaco per un’altra portata.
Pur diametralmente opposte, se sommata al successo della scorsa settimana a Castano, la vittoria odierna non può far altro che innalzare l’umore in casa della Castellanzese. Ma occhio a montarsi la testa, nel post partita il presidente Affetti predica calma. Anche perchè la prossima settimana c’è la trasferta trabocchetto, facile sulla carta, delicatissima nella realtà.
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