L’intervista al nostro centravanti Roberto Colombo
Benvenuto Roberto. Quanta soddisfazione c’è dopo una vittoria del genere? Tu che hai vissuto diversi anni nella Castellanzese, come è cambiata la squadra?
Ci fa molto piacere. E’ una sensazione fantastica, davvero incredibile. Non ho parole. Non si era mai visto qualcosa del genere a Castellanza, nemmeno in occasione della promozione in Eccellenza. E’ davvero una sensazione che non so spiegare, ma si sente che adesso è diverso. Percepiamo di aver realizzato qualcosa di grandioso. La società è sempre stata presente con tutti e questo è stato il suo segreto, la disponibilità. Non ha mai fatto mancare niente a nessuno. E questo vale anche quando arrivi dalla Juniores, ti aiutano a salire nella Prima Squadra. La Castellanzese è una famiglia, non ci sono società così.
La tua stagione è stata intervallata da due infortuni, ma comunque hai fatto delle grandi prestazioni. Come hai vissuto quest’anno?
Sinceramente all’inizio pensavo di fare molto meglio, speravo di andare in doppia cifra, ma per via degli infortuni ho dovuto purtroppo ridimensionare gli obiettivi che mi ero prefissato in termini di gol personali. Dopo il primo infortunio ho pensato solo a dare il massimo sempre senza farmi problemi riguardo ai numeri. Devo dire che tutti mi sono stati vicini. E anche a gennaio è successo la stessa cosa. Non sono mai stato lasciato solo, a partire dai miei compagni e dal mister che mi ha sempre detto di allenarmi facendomi capire che non avrei sicuramente perso il mio spazio.
Il direttore Asmini ha speso ottime parole per te. Che rapporto hai con lui?
Ho un rapporto un pò strano. Perché lui è molto bravo con me- Sono uno che esce spesso dalle righe e faccio di testa mia, ma lui è sempre stato molto paziente nei miei confronti. Forse anche troppo, è veramente una grande persona ed un grande direttore molto capace.
Per l’appunto sei il jolly dell’attacco neroverde e l’ultima partita lo ha dimostrato. Ma come ti vengono quei gol?
Non me l’aspettavo davvero. L’atmosfera poi era fantastica a Vigevano, vedere i tifosi venire fin laggiù così numerosi è stato sensazionale e ci ha dato la carica giusta per affrontare la partita. Sono sceso in campo per dare il massimo e quando ho visto la palla entrare al primo gol non ho capito più niente, ho continuato ad andare in avanti per fare ancora gol e ne sono arrivati altri due.
Ti abbiamo visto giocare in diverse posizioni là davanti. Quale preferisci?
Il mio ruolo naturale è la punta centrale, ma poi quest’anno ho giocato anche sull’esterno. Mi piace partire da lì ed accentrarmi. Dipende poi un pò anche dalla situazione e dal tipo di partita che si affronta.
Un voto alla stagione della Castellanzese. Quanto è stato importante avere dei tifosi così?
Direi che il voto è alto, molto alto per la nostra squadra. Abbiamo avuto un inizio strano. Sembrava che la squadra non andasse bene, qualcosa non quadrava. Ci siamo resi conto dopo un pò di vittorie che nessuno riusciva a starci dietro e verso dicembre ci siamo convinti a continuare. Quando poi sono arrivate le prime sconfitte l’aria rischiava di diventare pesante, soprattutto dopo una sconfitta come quella contro la Varesina dove siamo stati puniti alla fine su un calcio da fermo. Tutti uniti ci siamo aiutati, siamo rimasti insieme e abbiamo raggiunto il traguardo. E’ merito nostro, del mister che ci ha dato tanto, lo abbiamo seguito fin da subito. Ed è merito anche dei nostri tifosi. Avere dei tifosi così presenti ti aiuta molto durante le partite, soprattutto nei momenti più bui, quando la palla non riesce ad entrare.
La partita che ti è rimasta di più…
Quella col Varese sicuramente, perché sullo 0-0 giocavamo bene ma non riuscivamo a farla entrare. Avevamo avuto un calo mentale di qualche minuto ma poi ci siamo sbloccati anche grazie ad un’atmosfera pazzesca con i nostri tifosi come sempre.
E quel gol che ha sbloccato la partita contro i biancorossi, come ti è saltato in mente?
Bella domanda. Mi ricordo di Gibellini a fianco a me, mi ricordo di averla controllata con la coscia e di essermi girato. Ho tirato subito senza pensare e… il resto è un’esultanza grandiosa.
E la Serie D come te la aspetti?
Non ne abbiamo ancora parlato, forse venerdì dopo la festa avremo modo di confrontarci con i compagni. Credo che sarà una sfida importante per tutti noi, sarà sicuramente un’altra bella avventura.