La storia del Castello di Saint Germain
Montjovet, prossima tappa del viaggio della Castellanzese, è il comune con più villaggi abitati di tutta la regione della Valle D’Aosta. A svettare sul territorio di Montjovet è il Castello di Saint Germain. Del suo aspetto originario non rimangono altro che poche rovine, ma in questo caso la storia parla da sé.
Il castello di Saint-Germain venne fatto costruire tra l’XI e il XII secolo dai De Mongioveto, una famiglia nobile della zona di cui si sono perse le tracce. Grazie alla posizione strategica del promontorio di Monjovet – che permetteva la comunicazione con segnaletica luminosa e piccioni viaggiatori – il castello fu per la famiglia garanzia del controllo della strada sottostante e dell’annesso pedaggio da tributare, ovviamente, alle loro casse. In quest’epoca furono edificati il corpo centrale del castello e una prima cerchia di mura. Che dopo la metà del 1200 divenne proprietà dei Savoia.
Feidino De Mongioveto, colui che più di tutti aveva voluto il pagamento dei pedaggi alla famiglia, scatenando così il malcontento locale, ricevette in cambio dai Savoia la signoria e la tenuta di Coazze in Val Sangone, nel Canavese. Ma anche la proprietà dei Savoia non durò a lungo perché il feudo di Montjovet assistette all’ascesa della famiglia Challant nel 1295.
Nel 1377 Ibleto di Challant riaccese l’attenzione delle cronache sul castello, tenendovi prigioniero per circa un anno il vescovo di Vercelli Giovanni Fieschi, per forzarlo a cedere la signoria di Biella al Conte di Savoia. Più avanti, nel 1661, il castello venne abbandonato e diroccato ad arte per evitare che vi si insediassero milizie altrui per volere di Carlo Emanuele II di Savoia. All’inizio del XVIII secolo cadeva definitivamente in rovina.